domenica 2 ottobre 2022

La festa dei nonni




Giulia Torelli non l'avevo mai sentita nominare fino all'altro giorno, quando Selvaggia Lucarelli (e ogni tanto meno male che c'è la Lucarelli) l'ha massacrata. Ieri, per qualche motivo, mi è apparso il video in cui Giulia Torelli si è scusata per le sue parole e era ancora più antipatica che nel video in cui insultava i vecchi. Perché antipatico è il suo tono saccente, il modo di fare un po' seccato con il mondo, il suo disappunto di doversi scusare per qualcosa che tutto sommato doveva essere detto. Eppure, più delle sue parole, l'altro giorno mi erano rimasti impressi i pochi commenti che la difendevano, soprattutto quello di una ragazza che diceva che quelle cose erano vere perché i giovani adesso hanno problemi psicologici per colpa dei vecchi. E allora ho capito che questi ragazzi, che durante la pandemia sono stati diligentemente chiusi in casa a fare videogiochi, videoincontri, videolezioni, davvero credono di essere meno fortunati della generazione che è nata tra le bombe, che ha ancora vivi i ricordi delle corse nei rifugi e dei pasti rimandati a tempi migliori (e forse proprio per questo ha avuto voglia di costruirli, quei tempi migliori). È qualcosa che si è diffuso in modo sotterraneo, un solco che contrappone i giovani e i vecchi, come se davvero avessero interessi contrapposti, come se una categoria fosse la causa delle disgrazie dell'altra. Anche la campagna elettorale ha scavato questo solco, perché qualcuno ha visto il vantaggio che poteva derivare da questa contrapposizione. Come quella tra donne e uomini, tra Nord e Sud. C'è sempre una contrapposizione che per qualcuno può essere utile creare e alimentare. 

Intanto oggi è la festa dei nonni, girano vignette e frasi affettuose. Chissà se chi le pubblica si rende conto che sono quegli stessi vecchi di cui parla Giulia Torelli.

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