sabato 3 ottobre 2020

Uova

 Una trasmissione televisiva ha spiegato come, tra gli effetti benefici e salutari del lockdown, ci sia stata la diminuzione degli sprechi. Pare infatti che gli italiani, dopo aver passato la vita ad imbottire i frigoriferi di derrate alimentari di cui si ricordavano solo quando erano scadute da qualche mese, con il lockdown abbiano imparato a fare la spesa.

Sarà che il mio frigorifero è sempre desolatamente vuoto, perché vederlo pieno mi dà l'ansia di dover mangiare a tutti i costi; sarà che dai corsi di cucina ho imparato soprattutto che non si può fare un investimento, ma quello che si compra va mangiato in tempi brevi; io però, che in vita mia al massimo ho buttato qualche limone, non ho mai sprecato tanto quanto nel periodo del lockdown. Di norma, dopo il lavoro, ho sempre avuto l'abitudine di fermarmi al supermercato sotto casa per comprare quello che mi serve per la cena di quella sera e, al massimo, della successiva: sono quella che compra una zucchina, una melanzana e si chiede se sia il caso di comprare un peperone o se non sia meglio ripassare domani. Durante il lockdown, invece, quando entravamo nel supermercato, cercavamo di comprare tutto quello che potesse servirci per almeno una settimana e avevo sempre paura che i ripiani del mio frigorifero cedessero sotto un peso a cui non erano abituati. Dopo pochi giorni, la frutta diventava molliccia, le verdure si afflosciavano. Non capirò mai come abbiano fatto gli altri a sprecare di meno. Soprattutto resta un mistero come si faccia a sprecare di meno quando si fa una spesa su un orizzonte temporale di più giorni, rispetto a quando la si fa giorno per giorno.

Poi ieri sera ho visto Clint Eastwood che, per l'ennesima volta, nascondeva il tagliacarte nei pantaloni, prendeva la borsa gialla piena di soldi da consegnare a un pericoloso assassino, e, mentre girava per San Francisco e un idiota gli faceva perdere tempo, rispondeva: «Ma va' a cuocere le uova!»

Allora ho capito: si inizia a preparare la strada (e le menti) per rimandarci a cuocere le uova, per tornare a impastare torte e sfornare pane.


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