venerdì 6 maggio 2022

Femminismo e patriarcato

È diventato di moda il patriarcato, parola ripescata nel tempo, che ci fa sprofondare di colpo in un passato che, seppure vicino, è ampiamente superato. 

La parità dei diritti in Italia c'è, per fortuna le donne possono studiare, lavorare, votare e tutto il resto, esattamente come gli uomini, alla cui tutela non sono più sottoposte da tempo. Troppo poco tempo? Sì, ma è così. La prova della raggiunta parità è il fatto che chi sostiene il contrario si concentri su battaglie ridicole di desinenze, cognomi e fischi. Niente di serio. Perché concentrarsi sulle cose serie richiede fatica, impegno, qualche sacrificio. E questo sia per gli uomini che per le donne. 

Il vero ostacolo per alcune donne è proprio la mancanza di volontà di fare qualche sforzo per prendersi la parità. L'ostacolo è quell'attesa di un aiuto perché si è donne e quindi c'è un vuoto da colmare. In realtà non c'è nessun vuoto perché i vuoti si colmano con l'impegno. Ma dare la colpa a circostanze esterne è sempre comodo quando non si ha voglia di impegnarsi. Quando un uomo guadagna di più, difficilmente una donna pensa che se lo sia meritato e che sia lei a dover lavorare per migliorarsi. Un po' come quando la disparità avviene tra persone dello stesso sesso e allora, non potendo dare la colpa al patriarcato, la sì dà alle conoscenze, alle diverse condizioni di partenza. È sempre difficile ammettere che chi guadagna di più, chi è arrivato a una posizione più alta, è stato più bravo, più intelligente, si è impegnato di più.




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